4 Chiacchere con: Pier Tassidermia

4 chiacchere con: Pier Tassidermia

La bellezza della caccia agli ungulati, soprattutto i capi di sesso maschile è amplificata dal trofeo che il capo cacciato porta con sé.

Dal capriolo fino alla più rara antilope africana, il ricordo della nostra cacciata può essere sempre vivo nei nostri ricordi attraverso un’arte, la tassidermia. Il nostro Pier Giorgio, della Pier Tassidermia, ci racconta qualche aneddoto sul suo lavoro e sulla sua esperienza, in modo da ottenere da un ottimo trofeo e una bellissima cacciata, un prodotto perfetto e un ricordo indelebile nella nostra memoria.

SC: Buongiorno Pier, da quanto hai iniziato la tua attività di tassidermista?

PT: Buongiorno a te Samuele, mi presento, dal 1996 dall’ eta’ di 17 anni , ho iniziato a lavorare  in provincia di Torino in un laboratorio di tassidermia come ragazzo di bottega , e più passava il tempo, più adoravo questo lavoro, al punto che dopo anni di esperienza ho preso la decisione di aprire la mia attività. Nel febbraio del 2009 ho aperto la mia ditta , la TASSIPEL di Prevot Piergiorgio a Buttigliera d’Asti , che da circa quattro anni si chiama PIER TASSIDERMIA

SC: Di che cosa ti occupi principalmente? Ungulati, altre specie di animali?

PT: In questi duri anni di crisi economica , il lavoro e’ andato ad alti e bassi , ma con costanza e passione sono andato avanti! Inizialmente, collaboravo con i mei colleghi tassidermisti dando a loro il servizio di concia delle pelli (sono specializzato in quello!) poi ho preso la decisione di diventare a tutti gli effetti Tassidermista ed ho iniziato a lavorare per cacciatori che si affidano alla mia arte. I miei clienti sono principalmente cacciatori di ungulati Piemontesi, ma si può lavorare anche su altre specie di animali e uccelli. Propongo il servizio di tassidermia alle riserve di caccia in tutta Italia che hanno bisogno di dare un servizio completo ai loro clienti.

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SC: Qualche aneddoto da raccontare? Qualche animale particolare che hai imbalsamato?

PT: Nel 2014 l’associazione ANABORAPI di Carru’ (CN) mi ha chiesto di preparare un bue di razza Piemontese, di 13,5 quintali, per il proprio museo “La casa della Piemontese”, è l’animale italiano più grosso mai imbalsamato.

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SC: Hai qualche consiglio da dare ai cacciatori per non rovinare inutilmente il proprio trofeo?

PT: Per quanto riguarda animali come uccelli e piccoli mammiferi. l’ animale appena possibile va’ congelato; per poterlo portare appena si ha tempo al laboratorio di tassidermia.Per il trattamento di un ungulato da imbalsamare vi consiglio di fare un taglio sul filo di schiena dalla base della testa fino a dopo le spalle anteriori per poi staccare la pelle facendo il giro sul costato. Per spiegarvi meglio vi allego la foto illustrativa.

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Per qualsiasi informazione, costi e prodotti di cui mi occupo contattatemi

 

Pier Tassidermia: www.piertassidermia.com

Mail: pier.prevot@libero.it

Tel: 338/4967863 – 011/ 992.19.60

 

 

 

 

SC Servizi Caccia Diritti Riservati

 

 

 

 

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