Datemi una leva… e vi solleverò il mondo

DATEMI UNA LEVA… E VI SOLLEVERO’ IL MONDO

Per il nostro contesto, senza scomodare il genio di Archimede la frase giusta potrebbe essere… datemi un’ appoggio e sparerò ad un capriolo!!

Nella caccia di selezione oltre a tutta la nostra attrezzatura che deve essere rigorosamente in ordine e perfettamente funzionante, a caccia, quando poi siamo a tu per tu con il nostro selvatico, per il positivo piazzamento del colpo dobbiamo stare il più “fermi” possibile.

E come se non appoggiando il nostro fucile a “qualcosa”??

Nella bibliografia classica le posizioni di tiro nella caccia a palla si possono riassumere in 3 parti: quelle dinamiche, quelle statico- dinamiche e quelle statiche.

Inutile dirlo che l’ultimo gruppo di posizioni è quello che ci permette in modo più o meno preciso (se fosse cosi semplice far star ferma la carabina saremmo tutti dei killer!!) di effettuare con successo la nostra cacciata.

Tralasciando volutamente le posizioni dinamiche, cioè con fucile imbracciato senza nessun appoggio, tanto comuni in altre forme di caccia ma desuete nella nostra; rimangono da analizzare le statico- dinamiche e quelle statiche.rest carabina

Le statico dinamiche si possono individuare in quelle posizioni a caccia in cui abbiamo la nostra arma appoggiata in un solo punto (oltre ovviamente alla spalla). Per farci venire in mente, la classica posizione statico/dinamica è quella dal bastone o dall’alpenstock per dirla in mitteleuropeo.

Avremo sicuramente più stabilità rispetto all’imbracciata classica, ma la nostra carabina avrà modo di basculare sia in orizzontale sia in verticale, rendendo il tiro ostico. Per questa posizione i tiri che si potranno effettuare con un discreto margine di successo sono quelli attorno alla distanza di 50/80 metri. Verrà in nostro aiuto la capacità di respirazione (diaframmatica sarebbe meglio) e la nostra conoscenza dello scatto dell’arma.

In questo gruppo possiamo aggiungere anche i tiri dal treppiede. Questo “strano” strumento, a volte ci viene utile, soprattutto in ambiente appenninico dove erba e piccoli dossi non ci fanno vedere bene il nostro bersaglio.

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Il vantaggio enorme del treppiede rispetto al bastone semplice è che abbiamo come punto di appoggio al terreno 3 punti (treppiede appunto); e in alcuni casi c’è la possibilità di appoggiare anche il calciolo della nostra arma… per essere sempre più fermi durante l’azione del tiro.

Ma il meglio, sempre per effettuare un tiro il più tranquillamente possibile, con la certezza di essere il più fermi possibile è un tiro in posizione statica.

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Nella pratica venatoria (al poligono l’immagine della posizione statica è la carabina sul rest) la miglior rappresentazione di questa posizione è la carabina appoggiata sullo zaino.

Se quest’ultimo è a terra, o su un’altana e la carabina la collochiamo bene nella nostra spalla, il reticolo smetterà di muoversi sul nostro animale, rendendo le cose molto più facili.

Per essere poi sempre più saldi se riuscissimo a far appoggiare il calciolo della nostra carabina su un altro punto fermo (e fanno 3) come ad esempio il terreno o un sacchetto di sabbia portato per l’occasione; saremo come al poligono, con la carabina ben salda nelle nostre mani.bipiede harris

Si utilizza anche il bipiede come valido strumento per l’appoggio anteriore; semplificando il materiale che dobbiamo portare con noi. E’ utile fare qualche momento di pratica prima di utilizzarlo, gli sganci dei piedini e le varie regolazioni delle altezze, se fatte in campo la prima volta, senza la necessaria manualità, possono provocare rumori subito estranei ai nostri ungulati, provocandone la fuga!!

Questi consigli ovviamente vanno rapportati al singolo cacciatore. Accompagno a caccia persone che non sparerebbero mai da sdraiate, ne tantomeno sullo zaino; ma con ottima manualità e corretta respirazione riescono a fare del treppiede un appoggio stabile fino a tiri superiori a 200 metri.

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Altri (io mi metto in questo gruppo) se non hanno il fucile ben collocato nello zaino non si sentono sicuri all’esplosione del colpo.

Tutto va rapportato alla comodità della persona e al suo livello di esperienza sul campo del tiro.

Ricordiamoci che la posizione migliore è quella che ci fa stare comodi!!!

 

 

 

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